Chi legge questo blog inevitabilmente ama il proprio compagno peloso, e quando il nostro cucciolotto ha qualche problema di salute corriamo giustamente dal veterinario.
In italia ci sono circa 6 milioni di cani e 7 milioni di gatti e potrebbe sembrare che a chi ci amministra potrebbe interessare averli il più possibile in buona salute.
In realtà invece sembra che al nostro governo, nonostante le buone parole sull'argomento, i nostri amici a 4 zampe rappresentino semplicemente una fonte di reddito da sfruttare.
In primo luogo non capisco perché l'IVA sul nostro cibo va dal 4% al 10% e quella sul cibo per cani è il 21%; faccio anche fatica a capire perché le spese veterinarie sono sempre meno detraibili nella dichiarazione dei redditi.
Ma adesso i nostri cari amministratori del bene pubblico ne hanno pensata un'altra: le spese del veterinario fanno parte del redditometro, ovvero sono indice del benessere della famiglia e del suo reddito.
Fido e micio, per il nostro governo, sono un lusso.
Certo, nel mio caso Elsa è un golden retriver con pedigree e forse questo potrebbe quasi avere senso. Ma gli animali da compagnia sono più che un oggetto di lusso: sono i nostri amici, i nostri compagni di corse, fanno parte della nostra famiglia, della nostra vita. Non sono un anello di diamanti, un'auto prestigiosa.
Di purissima razza o meticci, rappresentano spesso la sola compagnia di persone anziane che devolvono gran parte della loro pensione per cibo e… spese del veterinario.
Che dire invece dei cattivino che evadono le tasse e si trovano a poter essere scoperti perché portano il cagnolino della figlia dal veterinario? Bene, molto probabilmente non ce lo porteranno più, oppure non chiederanno la fattura, tanto non la possono scaricare, e così staranno tranquilli.
Bravi, cari amministratori del bene pubblico bel lavoro.
Non è mio compito discutere di politica e questo non è il luogo dove farlo. In fondo è solo un blog che parla di corsa con i cani; ma se gli stessi criteri vengono usati per tutto il resto delle leggi, non mi sorprende che l'economia italiana stia andando a rotoli e stiamo diventando la barzelletta dei paesi stranieri.
Buone corse a 6 zampe, gente.
(niente faccine sorridenti, questa volta)
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