martedì 29 maggio 2012

Pettorina o collare autostringente? Come scegliere il metodo di addestramento per il cane.


Correre con il proprio cane permette spesso di creare una buona relazione col nostro adorato quattrozampe, ma poiché la vita non è purtroppo solo fatta di corse nei prati, è sempre consigliabile educare e addestrare il nostro compagno di allenamento, e noi con lui ;)

Sconsiglio decisamente il fai-da-te, è sempre meglio rivolgersi a qualcuno con più esperienza e che soprattutto riesca a vedere il nostro cane in modo più… oggettivo ;) 

Quando però si leggono articoli, libri o blog sull'addestramento dei cani arrivano i primi dubbi; sembra infatti che il mondo sia diviso in "buoni" e "cattivi".

Ad esempio i "cattivi" sarebbero quelli che usano il collare autostringente e usano strumenti coercitivi, fisicamente violenti per far sì che... il cane faccia quello che si vuole.

I "buoni" usano la pettorina e applicano il condizionamento comportamentale, solitamente basato sul "bocconcino", per far sì che… il cane faccia quello che si vuole! :)

Ma le cose stanno veramente così?

Prima di scegliere un metodo di addestramento, e quasi di conseguenza un tipo di guinzaglio, dobbiamo capire come funziona la comunicazione fra noi e il nostro amico a quattro zampe.

L'evoluzione dell'essere umano lo ha portato ad avere un portamento eretto, una buona vista diurna, ottimo senso dei colori e un discreto udito. Considerate il vantaggio che aveva il nostro antenato nella savana, potendo avvistare prede o predatori più da lontano di atri animali!

Non sorprende che per comunicare privilegiamo la vista e l'udito rispetto agli altri sensi; il nostro amore per la televisione ne è una perfetta dimostrazione! ;)

Il cane è, solitamente, molto più basso, la vista meno potente, vede i colori peggio di noi e pertanto la comunicazione con i suoi simili privilegia il tatto e l'olfatto.

Ecco quindi da dove provengono i due mezzi usati dai metodi qui sopra: il guinzaglio autostringente serve per comunicare col tatto, il bocconcino con l'olfatto.

Mamma-cane è solita dare piccoli morsi sul collo dei cuccioli per educarli; il collare autostringente va usato allo stesso modo, per correggere o prevenire un comportamento o un azione; non occorre una grande forza bensì una certa rapidità e decisione, come il morsettino di mamma-cane.

L'abuso di questo strumento può indurre stress nel cane, Immaginate una mamma cane che mordicchia in continuazione il collo dei suoi cuccioli!! ;)
Più raramente porta a problemi fisici poiché il collo del cane è dotato di una struttura muscolare molto potente, ma mi raccomando, andateci piano, anche perché se il cane non vi ascolta e voi tirate più forte, il cane non vi ascolta comunque!

Se usato bene, il collare autostringente è di grande aiuto nell'addestramento perché permette un contatto diretto con il cane e una comunicazione immediata ed efficace.

Una delle cose più sbagliate da fare con il collare a autostringente è quando il nostro cane incontra un amico per strada: se tiriamo il guinzaglio inibiamo i movimenti del collo.
La postura del muso e collo del cane hanno un ruolo fondamentale nella comunicazione canina, modificare col guinzaglio questa postura significa causare incomprensioni e addirittura scatenare aggressività. Non è insolito vedere due cani aggressivi al guinzaglio e tranquilli e giocherelloni se lasciati liberi. 

La pettorina trova le sue origini nell'utilizzo dei cani da lavoro, giusto per fare un classico esempio: i cani da slitta; lascia al cane molta libertà di movimento nel collo, che per quanto riguarda la comunicazione con altri cani è una cosa ottima, ma non concede molto controllo al conduttore. 

Infatti, grande paradosso del metodo "gentile", che privilegia la pettorina e demonizza il collare autostringente, quando un cane presenta un po' più di difficoltà nella conduzione viene consigliata la "cavezza", come quella dei cavalli, che tuttavia si lega al muso del cane e facendo leva sul collo può provocare seri danni alle ossa cervicali, danni ben più gravi di quelli che può provocare un collare autostringente! 
Va anche detto che in ogni caso va sconsigliato l'uso su cani già particolarmente sottomessi, paurosi, fobici o ansiosi, e su alcune razze non può proprio essere utilizzata per questioni di conformazione fisica.

Quando si usa la pettorina viene a mancare il contatto fisico con il cane e pertanto viene usato il "bocconcino" per attirarne l'attenzione;  questo potente strumento però serve a stimolare l'olfatto, non il gusto! Esagerare porta il vostro cane a diventare insensibile e... grasso! ;)

In realtà l'addestramento gentile non prevede solo e necessariamente il bocconcino:  il rinforzo positivo prevede che un'azione o un comportamento sbagliato va ignorato, quello corretto va premiato rendendo felice il cane.
Per molti cani una carezza o l'espressione di gioia del conduttore è una ricompensa più che sufficiente o addirittura migliore.

Attenzione anche ad ignorare il comportamento, non il cane! L'analisi transazionale, una parte della psicologia che studia i meccanismi delle relazioni, afferma che essere ignorati è di gran lunga peggio che essere sgridati o addirittura puniti.

La pettorina è un'ottima soluzione quando si corre con il proprio cane, specialmente se il nostro cucciolone è pieno di energie e a noi piace essere "tirati" (come nel cani-cross); troppa tensione su collo e trachea non gli farebbe molto bene ;) Solitamente, poi, quando corre con noi il cane si diverte ed è decisamente più facile da condurre.

Sono sempre scioccato quando sento di addestratori che usano la violenza, fisica o psicologica, per "educare" il cane, anche se fortunatamente (per loro, intendo!) non ne ho mai incontrati personalmente.

Rimango però altrettanto allibito quando sento addestratori considerare il cane come fosse una macchina che va a "bocconcini"! 

Ho sentito addestratori che pure si definiscono "gentili" consigliare di non dare da mangiare al cane per renderlo più sensibile al bocconcino, consigliare la cavezza a gente inesperta perché "così è più facile" e, purtroppo, suggerire un po' troppo frettolosamente di ricorrere a sedativi e altri "rimedi" farmacologici su cani un po' più attivi del solito, quando magari basta fargli fare una bella passeggiata (o meglio, come sappiamo bene, una corsetta) ogni giorno per renderli tranquilli e felici.

E' importante capire la differenza fra il guinzaglio autostringente e pettorina, fra metodo "gentile" e naturale, perché prevedono due sistemi di comunicazione molto diversi che richiedono un approccio differente, ma è altrettanto importante capire che la cosa più importante è la relazione fra cane e conduttore che prescinde da qualsiasi guinzaglio o metodo, e questa non può che basarsi su fiducia, rispetto e amore, quello che più volte ho definito come il "guinzaglio invisibile" ;)


Indipendentemente dal tipo di guinzaglio suggerito o metodo utilizzato, gli addestratori possono dividersi in due categorie: non buoni o cattivi ma bravi o… incapaci!

Mi raccomando di scegliere bene il vostro! ;)

Buone corse a se zampe, gente! ;) 

Sito web "il guinzaglio invisibile"
email: info@ilguinzaglioinvisibile.it

Il libro "Dog 3.0 - il guinzaglio invisibile" è disponibile su Amazon.it

4 commenti:

  1. Mi diverte correre coi cani e sto cercando di divulgarne la pratica assieme a voi. E' fuori discussione il fatto che i cani , se corrono col guinzaglio devono avere una pettorina . Ce ne sono varie in commercio e si puo' scegliere quella che piu' si adatta al proprio cane . Quelle che io consiglio sono quelle che ricalcano le geometrie di quelle usate dai cani da slitta , anche se quelle normali , con aggancio a livello delle zampe anteriori si possono ugualmente usare . Parlerei anche di cinture per i conduttori e ammortizzamento degli stattoni del cane . E' importante usare una cintura che non gravi direttamente sulla zona lombare , scaricando la trazione del cane a livello del bacino o glutei . favorendo e migliorando la deambulazione

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  2. Ciao italo, grazie per i preziosi consigli! Io non ho mai voluto agganciare Elsa alle cinture in commercio proprio perché le ritenevo troppo "dure" e pericolose.
    La cintura ammortizzata di cui parli è invece grandiosa per correre nella natura (meno sui marciapiedi di Milano ;), a patto che il cane stia davanti e tiri... io cio messo 2 anni a convincere Elsa a non tirare e a trotterellarmi al fianco, ora devo ricominciare da capo!! :)))) Buone corse!

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  3. No, mi dispiace, non sono d'accordo, ogni metodo coercitivo lo escludo a priori! Se poi si riesce anche ad addestrare il cane a seguirti senza guinzagli di ogni tipo, meglio!

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  4. Sono d'accordo con te: pensare di usare uno strumento "coercitivo", che quindi costringe il cane a fare quello che non vuole è quanto di più spregevole possa esistere nella cinofilia. Sono quindi contrario a cavezze, pettorine "easy walk", tranquillanti e psicofarmaci vari, strumenti che spesso sono utilizzati per mascherare l'incapacità di cosiddetti "educatori" di capire e gestire un cane. 

    Il tuo commento contiene implicitamente due domande: il collare a scorrimento è uno strumento coercitivo? E la seconda: è possibile educare un cane senza guinzaglio o altri strumenti?

    La prima risposta è che se usiamo il collare a scorrimento come strumento di coercizione, semplicemente non funziona. L'uso appropriato di questo strumento presuppone sempre e comunque una buona relazione fra cane e conduttore e viene quindi usato solo per comunicare col cane. Usarlo male significa solo rischiare qualche morso e non produce risultati. 

    La risposta alla seconda domanda è sì, si può educare un cane senza guinzaglio, collari, pettorine ė bocconcini vari; è fra l'altro questo il motivo per cui questo blog si chiama "il guinzaglio invisibile". 

    Se ti va di approfondire, puoi guardare il video sulla home page del sito: www.ilguinzaglioinvisibile.it.

    A presto e grazie per il commento :)

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