"La Betty" era una figlia dei boschi.
Boschi del Trentino, per l'esattezza. Più che a un cane la Betty assomigliava al Fortunadrago della "Storia Infinita" di Michael Ende, ma come tutti i cani amava l'aria aperta e le corse nei prati e nei boschi, magari per snidare qualche coniglio, perlopiù gia morto; probabilmente qualche suo antenato era un cane da caccia.
Ricordo ancora come si divertiva, ancora cucciola, a trotterellare per i sentieri nei boschi trentini.
Sono passati un po' di anni e "La Betty" non c'è più, e comunque, nei boschi del Traentino, del Friuli alcune province del Veneto non è cosigliabile portare il nostro amato quattrozampe, anzi in alcune zone è esplicitamente vietato!
No, tranquilli, non è il solito problema della vacanza col cane (che comunque rimane), stavolta parliamo della rabbia silvestre.
Purtroppo infatti dopo un po' di anni di relativa tranquillità la rabbia è ricomparsa in Europa, Slovenia e Croazia, per poi arrivare anche da noi.
Per sapere di più a proposito della rabbia si può visitare il sito del Ministero della Salute che ha dedicato interessantissime pagine sull'argomento:
Ministero della salute/rabbia silvestre
In Friuli, nelle provincie di Trento e Bolzano, Belluno e altre ASL, la vaccinazione è obbligatoria, per i residenti ma anche per chi visita la zona con il suo cane.
Certo, qualcuno ha protestato perché la vaccinazione è obbligatoria, ma comunque a carico del proprietario del cane, e visto quello che è successo con l'influenza N1H1, tanto rumore per nulla, si è pensato all'ennesimo espediente per fare ingrassare le case farmaceutiche ;)
Nel nostro caso, viviamo a Verona dove la vaccinazione non è strettamente obbligatoria, ma andiamo spesso in Friuli e quindi il problema non si pone: Elsa, la nostra Golden Retriever di un anno e 4 mesi è vaccinata... a norma di legge :)
Ci siamo comunque informati e siamo andati a vedere cos'è la rabbia. La rabbia silvestre è un virus che si trasmette essenzialmente tramite sangue e saliva dell'animale infetto, che può essere anche portatore sano, come nel caso di alcune volpi.
Le volpi sono il principale veicolo di questa malattia, ma per chi si ricorda il romanzo di Stephen King (o il film) Cujo, dove un San Bernardo contrae la malattia con un morso di un pipistrello, qualunque mammifero può contrarre e trasmettere la rabbia, uomo incluso.
Nell'uomo la rabbia è la causa di circa 50.000 motri all'anno, la maggior parte nei paesi del terzo mondo; ma la cosa che più mi ha colpito è che una volta contratta la malattia non vi è cura, e la motrtalità è del 99%, considerando che chi sopravvive ha comunque dei serissi danni.
La rabbia è una cosa seria.
Prevenire quindi non è solo meglio che curare: in questo caso è l'unica opzione!
In italia la situazione è sotto controllo, nei boschi sono state sistemate esche contenenti il vaccino, cioè una versione neutralizzata del virus che stimola la produzione degli anticorpi, in modo che se dovesse avvenire un contagio il corpo stesso reagisce e impedisce al virus di fare danni.
La maggior parte dei contagi nell'uomo avviene purtroppo tramite il morso di un cane (ancora Cujo, quindi) e in prevalenza le vittime sono bambini.
Un po' per la presenza delle esche (che non dovrebbero essere ingerite dai cani), un po' per evitare contatti cani/volpi, alcuni boschi del Trentino/Alto Adige sono off-limits per i nostri cuccioli.
Peccato, ma tutto considerato, una volta tanto, mi sembra un gran buon motivo.
Siamo contenti di aver vaccinato Elsa (dietro consiglio del veterinario); non siamo sicuramente più poveri per quei 30 euro spesi e Elsa sembra che sopporti benissimo la vaccinazione. E' un po' come le assicurazioni, ti arrabbi perché devi spendere dei soldi per qualcosa che non succede mai... ma sei molto contento di averlo fatto se (tocchiamo ferro) dovesse succedere qualcosa.
Chiedete un consiglio al vostro veterinario di fiducia, e se avete in programma una vacanza o una gita, informatevi bene se il vostro amico può seguirvi e divertirsi insieme a voi.
Buone corse a 6 zampe! :)
Sito web "il guinzaglio invisibile"
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